Solitudine - Eduardo J. Carletti



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Tradudido al italiano por Claudio Tinivella.


La ragazza guarda tutto il tempo pellicole d’amore, cortometraggi con le collezioni dei baci più famosi della storia del cinema, scene di coppie che si abbracciano e si scambiano effusioni, vecchi film a colori, in bianco e nero o addirittura muti. Non è che sia una malata né una solitaria. Conosce ragazzi con facilità. È alta, bionda, molto ben fatta e più che carina. Il suo atteggiamento è insolito, ma non è pazza. Ha un desiderio interiore che non riesce ad esprimere, difficile da far capire agli altri; una ansietà che, conoscendola, non sembra impossibile da soddisfare. Quello che desidera è semplice: vuole che i ragazzi si comportino come gli attori dei film. Purtroppo non ha fortuna: i suoi amici sono molto più pratici degli uomini del passato che appaiono nelle vecchie pellicole, e hanno molto meno tempo. Cercano solo di dare un bacio e poi passare rapidamente a quello che gli interessa realmente.

Gli incontri sbagliati si ripetono. Lei li spinge via, se li toglie di sopra, richiude il suo vestito, impreca fra di sé. Un giorno un ragazzo qualsiasi, sorprendentemente e senza che lei se lo aspetti, le regala un fiore. Essa si sente felice; è un gesto che non si attendeva, un dettaglio che le fa credere, all’improvviso, che lui possa essere quello che cercava. Escono a passeggiare con l’auto di lei. Si fermano di fronte al mare, sulla scogliera. Lui la bacia con dolcezza per alcuni secondi e poi, ansioso, le infila la mano sotto al vestito. Il soave violino della musica di sottofondo accelera. Lei si indigna, si volta, si allontana, lo colpisce sul naso violentemente con il pugno chiuso e poi, approfittando della confusione del ragazzo, lo spinge fuori dall’auto. I violini adesso sono molti, il loro tempo diventa frenetico e aumentano di volume con un grido che fa pensare ad animali rabbiosi e al dolore. Piano elevato. La ragazza è furibonda. Richiude la portiera con un colpo secco, preme l’acceleratore bruscamente e se ne va slittando, ferita nel più profondo. Lui la saluta con un gesto di burla e ride.

Lei si ferma vicino a un boschetto, scende dalla macchina, tira fuori l’androide dal baule, lo fa sedere al suo lato e lascia che la baci con dolcezza, esattamente come lo ha programmato.

Eduardo J. Carletti

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