Amore - Eduardo J. Carletti



Texto en español en Axxón: "Amor".

Traducido al italiano por Claudio Tinivella.

È una discarica di spazzatura tecnologica. O sono i resti di qualche genere di battaglia del futuro? Un essere di metallo dall’aspetto umano sta appoggiato contro una delle pareti arrugginite e osserva l’arrivo di una bellissima donna. Lei è gracile e felina, ma con occhi tristi. Si avvicina, osserva l’uomo con interesse, sorride e poi comincia a togliersi i vestiti con lentezza, al ritmo di un blues elettronico. L’essere con forma di uomo fa scivolare i suoi occhi-telecamera dalla capigliatura dorata e abbondante di lei alle sue gambe impressionanti, che adesso sono completamente in vista. Lei continua a spogliarsi, mentre sorride con insolenza. Il vestito cade al suolo e l’uomo-macchina osserva l’ondeggiare dei suoi magnifici seni. La telecamera si sofferma per lunghi istanti su quei capezzoli che sembrano chiamare a gran voce una lingua. Poi si muove rapidamente, si appunta sul pube, sul delicato ombelico, sul viso perfetto. Essa, ora del tutto nuda, sorride con maggior larghezza, alza una mano, solleva la pelle da una delle sue dita e mostra, ridendo, il metallo brillante che si nasconde al di sotto. Poi si sfila la pelle dalla testa, come se fosse un guanto, tirandola col braccio con un soave movimento, carico di sensualità. Nel blues, la chitarra grida. Bastano pochi secondi. Lei rimane assolutamente sprovvista di epidermide. Una gracile figura, felina, brillante e metallica, che sorride all’uomo di metallo mostrando gelidi denti di titanio. L’uomo rimane tranquillo. Non lascia trasparire nulla dal suo volto inespressivo. All’improvviso, alza una mano che in realtà è un orribile moncherino con solo tre dita e si strappa brutalmente una lastra di alluminio dal viso. Sotto di essa si scorge un pezzo di pelle, due occhi arrossati, una lacrima appena visibile che scivola lentamente fino al suolo.

Eduardo J. Carletti


Publicado en 7° Inchiostro n. 10.

No hay comentarios: