Traducido al italiano por Raffaele Serafino Caligiuri
Quando trovarono la particella seppero che era di Dio.
Alcuni scienziati discussero che l'aveva persa da molto tempo, smarrita tra le
migliaia di progetti cosmici e la polvere elementare che copriva l'aspro piano
della sua casa. I più credenti non potevano accettare questa ipotesi: Dio non
perde niente; e se qualcosa avesse perso è perché sapeva che quella perdita ha
un ampio e supremo significato. Perdere per trovare, dissero i più audaci, è la
strada inversa del vuoto. Ma, il vuoto è di Dio o è della particella?
domandarono i più sapienti. È la stessa cosa, disse un bambino dalla sua
sapienza. Ma, non sono stata invitata più di una pietra in questo dibattito, e
domandai se il vuoto è assenza. No! mi rispose quasi onnipresente il niente
stesso. Precisamente quella è una particella! Giuro di avere sentito
fugacemente nulla, un qualcosa del tutto non svelato, cioè una particella non
dichiarata.
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